La Beata Schininà è ritornata a San Giovanni

di Don Carmelo Tidona (Parroco della Cattedrale)

Sono trascorsi cento anni dalla morte della Beata Maria Schininà (11 giugno 1910). Le Suore del Sacro Cuore hanno voluto ricordare con molta attenzione il Centenario, mettendo come obiettivo principale il ritorno delle reliquie nella Chiesa di San Giovanni dove fu battezzata ed iniziò, dopo la conversione, il suo cammino spirituale che sfociò nella istituzione di una congregazione dedicata al Sacro Cuore di Gesù. Non è pura coincidenza che il suo corpo nella solennità del Sacro Cuore (11.06.2010) sia ospitato nella Chiesa di San Giovanni.

Ella zelò moltissimo per diffondere la devozione al Sacro Cuore di Gesù. Molti deponendo le proprie testimonianze nella causa di beatificazione la ricordano in adorazione dinanzi all’altare del SS.mo Sacramento, per molte ore al giorno. E quando la Chiesa era chiusa, dalla sua stanza del Palazzo di Via Roma, rivolgeva il suo sguardo verso la Cappella del Sacramento e continuava l’adorazione eucaristica ed il dialogo con il suo Signore nascosto dai veli eucaristici. Il giorno 11 Giugno u.s., il suo corpo è stato portato dalla Casa Madre ed accompagnato dal Clero e dalle sue Suore verso la Cattedrale San Giovanni Battista.

Un lunghissimo corteo di bambini, ragazzi, adulti, famiglie con neonati e suore ha accompagnato i resti mortali della Beata Schininà in Cattedrale. Le maggiori istituzioni sono state presenti nel rendere omaggio alla Beata. Il Prefetto di Ragusa dr.ssa Francesca Canonizzo, l’Assessore Tasca Michele a nome del Comune di Ragusa ha offerto un mazzo di fiori. Non hanno fatto mancare la loro presenza il Vescovo, Mons. Polo Urso, il Geom. Salvatore La Rosa, Presidente del Consiglio Comunale.

L’ingresso in Cattedrale ha suscitato molte e profonde emozioni in tutti i fedeli che straripavano, occupando tutti gli spazi dell’edificio sacro. La concelebrazione Eucaristica è stata presieduta da Don Carlo Tidona, che nell’omelia ha messo in risalto i rapporti e la spiritualità della Beata verso il Sacro Cuore di Gesù, la SS. ma Eucaristia, il Sacerdozio e i poveri.

La devozione all’Eucaristia e al Sacro Cuore ha attirato lo sguardo della Schininà che ha attuato la parola della Scrittura: “Volgeranno lo sguardo a Colui che hanno trafitto” (Zc 12,30). Si attuava quanto profeticamente era stato annunziato nel momento in cui Cristo morto veniva colpito al Cuore da “uno dei soldati… al fianco con la lancia e subito ne uscì sangue ed acqua” (Gv13,30). È il mistero dell’amore di Dio che appare nel Cuore trafitto di Cristo. Questo segreto affascinò totalmente l’esistenza di Maria Schininà così da farla vivere nel mistero del Cuore pieno d’amore di Gesù.

S. Agostino meditando l’amore di Dio per gli uomini scrive nei “Soliloqui”: “O Dio, Tu mi hai amato più di quanto ami te stesso poiché hai voluto morire per me” (Aug. Sol. cap.13). Il rapporto mistico della Trinità si attualizzava nell’adorazione Eucaristica dinanzi al Tabernacolo della cappella del SS. mo Sacramento, per molte ore della giornata e nella ricerca di Cristo nascosto dietro il volto dei poveri e dei bisognosi. All’amore a Cristo Eucaristia legava l’amore al Sacerdozio. Il Curato l’Ars affermava: “Il Sacerdote manifesta l’amore di Cristo per gli uomini”.

La Beata con la preghiera propiziò l’ascesa al Sacerdozio di molti giovani, tra i quali Mons. Giovanni Iacono, Vescovo di Caltanissetta. Il Celebrante invitò a volgere lo sguardo al Cuore di Cristo con lo stesso ardore e la stessa fede della Beata M. Schininà. Dopo la celebrazione seguì la veglia di preghiera e di riflessione per tutta la notte.

Il ricordo del centenario è una grazia ed una benedizione celeste, necessario per richiamare i valori ed i tesori del Regno dei Cieli.

Articolo tratto da “Famiglia Parrocchiale” – ANNO IV, NUMERO XXIV

 

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