La misericordia di Dio si è riversata in Maria Schininà
che l’ha “riciclata senza costi” ai più poveri!
Nell’Anno Santo della Misericordia, celebriamo il XXV Anniversario di Beatificazione della nostra Madre Fondatrice. Semplice coincidenza o provvidenziale connubio per colei che, toccata e trasformata dal Signore, ha trascorso tutta la sua vita a servizio dei bisognosi, vivendo e servendo con misericordia, tenerezza, compassione e gioiosa dedizione coloro che ha incontrato sul suo cammino. La misericordia di Dio si è riversata in Maria Schininà che l’ha “riciclata senza costi” ai più poveri!
E così che abbiamo fatto memoria di una donna esemplare per Ragusa, per la Chiesa, per il mondo intero. La comunità della Casa Generalizia ha voluto esprimere la gratitudine e l’amore spirituale verso Maria Schininà con una sentita Celebrazione nella Chiesa Cattedrale che ha coinvolto il clero, il popolo di Dio e numerose suore. Don Roberto Leoni, cancelliere della Curia Vescovile di Porto-Santa Rufina, che ha presieduto la Celebrazione Eucaristica ha condiviso la gioia di avere la Beata Maria Schininà sul territorio della Diocesi dove operano le nostre suore. Così la ricorda nell’Omelia:
«Al termine della sua vita all’età di appena 66 anni, Maria Schininà non contava centinaia di centinaia di suore, forse neanche 20 … era una piccola realtà. Lei ha chiuso la sua esistenza terrena affidando a Dio questa piccola famiglia […]. Noi celebriamo la Beata Maria Schininà nella onda lunga della festa di “Tutti i Santi”, i santi sono come le guide che ci indicano un cammino sicuro e noi imitandoli possiamo fare nostro il loro cammino. […]
Vogliamo esprimere la nostra gratitudine a nome della Diocesi e della comunità parrocchiale verso le nostre care suore per quello che sono e per quello che fanno, preghiamo il Signore perché siano sempre fedeli al carisma della fondatrice e perché il Signore le benedica abbondantemente con sante vocazioni religiose, preghiamo anche da questa terra in cui voi siete”».
A conclusione della Celebrazione la comunità ha offerto un momento di fraternità nella semplicità e nella comunione.
Non si può nascondere l’emozione suscitata nel cuore di quelle suore, e nel cuore della Madre Generale, presenti quel 4 novembre del 1990 nella Basilica di San Pietro, a lodare il Signore per la Beatificazione della loro Fondatrice con Papa Giovanni Paolo II. Momenti questi che segnano la storia del nostro Istituto chiamato a crescere sempre più nella santità e nella testimonianza in mezzo ai fratelli.
“Siate misericordiosi”, questo è l’abito che ha indossato la nostra Madre Fondatrice per le corsie dell’umanità, ci sono alcune testimonianze legate al suo apostolato che fanno toccare con mano la grande misericordia e compassione che aveva per i più piccoli, per le orfanelle, per gli ammalati, per le vecchiette, per i carcerati, per i minatori e per tutti i bisognosi.
«Dopo che eravamo andate a letto la superiora
veniva a sorvegliarci, passava presso ciascuna di noi e,
se ci vedeva scoperte, adagio adagio
prendeva le lenzuola e ci ricopriva…»
(dalla testimonianza di Carmelina Muccio)
«Era commovente vederla seduta vicino a quei letti
dove l’umanità ingrata non si degnava di guardare»
(dalla testimonianza di Suor Maria Boscarino)
«Chinata verso una di quelle vecchiette
l’abbracciava e la baciava, persuadendola ad acquetarsi,
trattandola come una bambina»
(dalla testimonianza di Pietro Branchina)
«Sin dai primi anni della fondazione,
quando ancora Maria Schininà con le sue poche compagne
abitavano l’ex-convento dei cappuccini,
anche i carcerati erano ospitati in quell’edificio.
Suor Maria parlava con quegli sventurati,
sussurrava loro qualche parola di conforto,
consigliava loro di raccomandarsi alla Misericordia del Signore»
Toccata e trasformata dall’Amore di Dio, ha curato le ferite dell’umanità e ripete ancora oggi a noi sue figlie, di «escogitare tutti i mezzi possibili per guadagnare le anime, pensando che quelle anime costarono tutto il sangue e la vita a Gesù. Se il Signore ci darà la grazia di salvare qualche anima, sarà questa che otterrà le divine benedizioni sul nostro capo e sul nostro Istituto».
Grazie, Madre Fondatrice, perché sei stata strumento docile nelle Mani di Dio e fa’ che anche noi, tue figlie, possiamo risvegliare la capacità di guardare all’essenziale e irradiare misericordia.
La comunità di Casa Generalizia