Dopo 127 anni dalla Fondazione del nostro Istituto, il 9 maggio 2016, durante la Celebrazione Eucaristica, nella nostra Casa Generalizia in Roma, abbiamo ringraziato il Signore perché l’avventura iniziata il 9 maggio 1889 da 6 donne, continua oggi nella vita di coloro che seguono Gesù con lo stesso ardore che animò la Beata Madre. Nel corso della Celebrazione, presieduta dal Rev.do Don Roberto Leoni, Cancelliere Vescovile, e concelebrata da sei sacerdoti con la presenza di un diacono, quattro suore hanno rinnovato i voti religiosi alla presenza della Madre Generale. Abbiamo fatto memoria di quel giorno indimenticabile quando a Ragusa la Chiesa era solennemente preparata a festa, e le campane suonavano e una folla immensa gremiva le navate. E chiusa la porta, la Madre Fondatrice consegnò ad una ad una l’abito benedetto. E così quelle ragazze pronunciarono i voti di povertà, castità, obbedienza e servizio ai poveri. Era arrivato quel giorno che anche noi abbiamo tanto atteso con gioia quando abbiamo indossato per la prima volta l’abito nuziale con il velo della sposa eterna, spogliandoci degli abiti mondani e rivestendoci di un abito che dice morte al mondo..quale grazia poterlo portare ogni giorno!
Riferendosi alla nostra consacrazione, don Roberto Leoni ha precisato che «le suore consacrandosi hanno fatto un gesto di umiltà, significa che da quel giorno queste donne hanno accettato di seguire Gesù, hanno scelto di assomigliare al Figlio di Dio che diventa servo e si svuota, e non trattiene più niente per se e accetta di essere calpestato dagli altri. E accetta di diventare dono per gli altri ed in questo modo è come il chicco di frumento che finisce nel terreno, apparentemente sparisce e muore ma in realtà quando è il momento tornerà fuori per portare frutto. Questa celebrazione della rinnovazione del dono della loro vita, è una cosa grande! Perché in questo tempo così precario, così superficiale,vuoto , pensare a delle donne, persone come noi, che accettano di dedicare tutta la loro vita a servizio di Dio e dei più poveri, questo è grande! Lascia pensare a noi preti, lascia pensare ai fedeli laici perché loro sono una profezia vivente della forma di vita che Cristo Figlio di Dio ha scelto per sé e che ha indicato come la strada migliore per sé, per gli apostoli, per le donne che lo seguivano. […]. Voglio solo dire la gratitudine profonda della nostra Diocesi, della nostra Chiesa di periferia e particolarmente della Parrocchia della Cattedrale, che ho l’onore in questo momento di guidare. Il ringraziamento della Chiesa e particolarmente della comunità parrocchiale, per la presenza, la testimonianza e l’azione delle nostre suore».
Ringraziamo Dio per averci chiamate a lasciare tutto per servire l’umanità, per la grazia che ci dona ogni giorno di vederLo negli altri, per la nostra Famiglia Religiosa che ci ama come una Madre che ha cura delle sue figlie. Ringraziamo di cuore, la Madre Generale che con gioia ha accolto e presentato il nostro “sì” al Signore, Don Roberto per la vicinanza e la stima che nutre per il nostro Istituto, Padre Sergio La Pegna e tutti i sacerdoti che ricambiano la loro amicizia nel Signore con molta ammirazione. Il nostro grazie anche ai numerosi amici che condividono con noi la gioia di seguire Gesù e che con la loro presenza hanno gremito la nostra Cappella della Casa Generalizia.
E così abbiamo ri-detto a Gesù che siamo sue e che siamo qui per dare ogni giorno la vita per Lui avendola già persa!