La Beata Maria Schininà chiamava questo giorno “il Giorno dell’Amore” proprio in riferimento a quell’Amore estremo di Gesù per i suoi, per quelli che chiamò a sé donando la sua vita e il suo corpo nell’Eucaristia. Gesù lasciando un esempio, quello di amarci noi, gli uni con gli altri e quello di donare la nostra vita per gli altri è stato il modello incarnato da Maria Schininà per tutta la sua vita. Il Giovedì Santo, Maria Schininà, in memoria di quella indimenticabile cena che riviveva concretamente nella sua vita a servizio di Dio e del prossimo, individuati 12 poveri, li invitava nella sua comunità, li serviva, lavava i loro piedi nell’acqua profumata, si rendeva serva donando un amore tale che vedevano Gesù nelle sue azioni. Quanti poveri hanno vissuto la loro ultima cena, toccati da quelle mani indimenticabili e guardati da quegli occhi pieni di vita divina!!!
Maria Schininà un’icona dell’ultima cena, una cena che ha vissuto e rivissuto durante tutto il suo apostolato. Ma quella è stata anche una cena che ha toccato 12 uomini e le loro fragilità, uomini che hanno lottato tra l’amore e il peccato, che in quanto creature piccole hanno sbagliato, ma che quando hanno amato hanno dato la vita. Ecco Maria Schininà, una donna che ha dato la vita amando!
Eccola, ecco la mia vita! Direbbe ancora oggi Maria Schininà, lei che si è nutrita dell’Eucaristia toccando e servendo i poveri, lei che oggi dice a noi: che cosa aspetti? Il dono di Gesù è anche per te, tutto nella tua vita si può trasformare in Amore.
Che cosa aspetti? Sii tu l’amore!