Sintetizzo in poche righe la mia esperienza vissuta con le suore in spiaggia.
Durante questi due giorni ho percepito in maniera netta lo “stupore” delle persone
nel vedere un gruppo di giovani e belle suore cantare e ballare, quasi come se
fosse qualcosa dell’altro mondo, abituate oramai ai moderni modelli di “sballo” che
ci propina la nostra società. L’esperienza deve proseguire! Prosit e Ad maiora (Enzo)
Voglio esprimere il mio grazie, prima di tutto al Signore che mi ha chiamata a
questa esperienza e che ha permesso a tanti di accogliere nella semplicità, la
Parola di Gesù ; ma voglio dire grazie anche a ciascuno di voi per avermi
coinvolta, mi avete fatto sentire strumento per le tante persone che abbiamo
avuto il privilegio di incontrare . C’è tanto bisogno di altre esperienze come
questa…..Già mi mancate ❤ (Clara)
Per quanto riguarda la mia esperienza, mi è piaciuta tanto. Sono rimasta sorpresa
e contenta che la maggior parte delle persone che abbiamo incontrato in spiaggia,
hanno accettato di accompagnarci in questi giorni. Questo è una buona cosa e mi
ha dato speranza e più fiducia in Dio. (Claudia)
Anche se non sono potuta essere presente,vi ho pensato tanto e vedendo le foto
dai vostri sorrisi ho visto chiaramente che anche questa volta tutti quanti avete
comunicato la gioia dell’incontro che ho potuto conoscere L’anno scorso.
Sono contenta sopratutto della grande affluenza ,e come qualcuno ha già detto c’è
sempre bisogno di questo tipo tipo di testimonianze.. (Ludovica)
La Parola che rende liberi. È difficile racchiudere in poche righe le infinite emozioni che anche quest’anno, insieme alle nostre carissime suore del Sacro Cuore, abbiamo vissuto durante “ la Missione Tenda 2019”. Un’esperienza così intensa che ogni anno si rinnova come se fosse sempre la prima volta…una continua sorpresa…eh sì…perché Lui ci sorprende sempre!!! Non è mancato davvero nulla: sorrisi, gioia, fraternità, condivisione, sostegno, collaborazione, evangelizzazione, incontro, animazione, ascolto e meditazione
della Parola, Adorazione e preghiera comunitaria. Ogni momento è stato una “Grazia”, in particolare:l’incontro con tante persone lungo le spiagge di Casuzze e Marina di Ragusa, che con stupore e gioia hanno ascoltato e accolto il nostro invito; è stato bellissimo raccogliere le loro condivisioni ed esperienze di vita; leggere e approfondire insieme la Parola di Dio, che in quel preciso istante giungeva a ciascuno di loro fino a lì, per aprire e
riempire i loro, come non da meno i nostri cuori. Alle spalle un’importante lavoro di squadra che ha visto coinvolti: suore, religiosi, giovani missionari, tanti amici laici, tutti uniti in un cammino di apostolato e di fede, proiettati verso un’unica meta di Verità, di libertà e di gioia, quella di nostro Signore. (Antonella)
Sono creata per essere libera. «Chiamati a sé i dodici discepoli», sono queste le parole del Vangelo di Matteo che hanno dato inizio, attraverso la celebrazione del mandato, alla nostra missione sulle spiagge di Casuzze e Marina di Ragusa 20 e 21 Agosto. Chiamate tutte dal Signore a lasciare la vita quotidiana, siamo state inviate, ad annunciare la Parola di Dio, ad annunciare il Suo Amore, ad annunciare che siamo stati chiamati alla
libertà. Due momenti fondamentali della missione toccano profondamente il cuore di chi nuovamente rinnova la sua risposta all’invito da parte di Gesù, di mettersi in cammino per Lui: l’annuncio sulle spiagge, quanti volti, quanti sguardi, quante persone abbiamo incontrato, molto forte è stata l’esperienza di condividere l’ascolto della Parola con la gente sotto gli ombrelloni, provo stupore nel vedere la gente aprire il cuore nella semplicità al Signore che in quel momento parla e si manifesta attraverso noi missionari. Il secondo momento è quello dell’adorazione, della preghiera dell’incontro personale con Lui. Dopo una giornata di annuncio ecco i frutti, quanta gente incontrata la mattina si rivede, o quanta gente, che solo per essere attratta da qualcosa si avvicina, e poi scopre che quel qualcosa è il Signore. Ecco che, chi fa esperienza dell’amore di Dio, dell’incontro con Lui, non può che sentirsi liberato poiché pieno del Suo Amore. Questo è il messaggio che noi Suore del Sacro Cuore di Gesù di Ragusa, insieme ad un gruppo di giovani missionari abbiamo annunciato, abbiamo testimoniato attraverso la fraternità la comunione e la gioia nel cuore mettendoci in cammino verso l’Unica meta, e con una gioia ancora più forte, aver fatto ritorno nelle nostre case consapevoli di ciò che abbiamo ricevuto. Lasciamoci attrarre ogni giorno da Lui e diciamo con la nostra vita: sono Creata per essere libera! (Suor Laura Tossani)
Il progetto tenda accompagna la mia missione di consacrata ormai da diversi anni…è qualcosa che si ripete di nuovo ogni anno…Sì, “di nuovo”, che non è il
semplice ripetersi delle stesse cose, ma il farsi nuove di quelle cose mentre si
ripetono. Nuova è stata la fraternità, nuove le persone incontrate, nuove le idee, nuovi i
missionari e anche quelli già conosciuti sempre nuovi nella novità del loro percorso
di vita, nuovo il Signore e la Sua Parola se nuovo è il cuore di chi l’ascolta..
Mi ritrovo alla fine di questa esperienza ringraziando il Signore che mi ha concesso
di viverla con un cuore aperto allo stupore di chi è grato anche delle cose più
piccole e ringrazio le mie consorelle e i missionari che mi hanno ricordato che la mia
testimonianza da sola non basta, che l’unione fa la forza veramente, l’unione con
Lui, l’unine tra noi.. uno speciale grazie a tutti i volti incontrati per strada, sulle
spiagge..volti che mi hanno parlato di sete, di desiderio, di ricerca di libertà, quella
vera, quella che il mondo non può dare, quella che ha un nome: Gesù Cristo, nostro Signore. (Suor Mara)
La libertà è il più grande regalo che Dio ha scelto di donarci. Lui è pronto ad offrirci il Suo amore, il Suo perdono, ci propone la strada verso la felicità e noi siamo LIBERI di accettare o rifiutare. Spesso ci limitiamo ad intendere la libertà come la possibilità di fare ciò che si vuole, senza condizionamenti e barriere. Allora camminiamo per sentieri che non ci appartengono e ci fermiamo a legare le catene che non ci permetteranno di essere liberi. Nei giorni della Tenda, siamo andati nelle spiagge ad annunciare che siamo stati
creati per essere liberi. Lo abbiamo detto a chi incontravamo, ma ce lo siamo detti anche tra noi, missionari e suore. Le lacrime e i sorrisi di chi si è fermato e ha accolto la Parola di Dio sono stati la prova che Gesù viene a salvarci e a liberarci in ogni momento e luogo, anche dove pensiamo che non possa raggiungerci. Vedere, durante l’Adorazione Eucaristica della sera, tantissima gente interrompere la propria serata d’estate e scendere tra noi per Lodare e Ringraziare Gesù è stata la conferma che mettersi in gioco per Lui e con Lui costa sacrifici, tutti ripagati in Amore. Questi giorni sono stati occasione, per tutti noi, di riscoprire la gioia della fraternità, il valore della collaborazione e l’importanza di un abbraccio. Sono stati fondamentali per ricordarci di non smettere di inseguire la propria felicità, di sciogliere le catene della paura, dei giudizi, delle apparenze e camminare verso il vero senso della Libertà. Scegliere e perseverare nella realizzazione dei desideri del nostro cuore. (Raffaella)
Nei giorni della Tenda siamo scesi sulle spiagge di Casuzze e Marina di Ragusa ad annunciare un messaggio: Gesù ha portato gioia nel nostro cuore e questa gioia esplode in noi! È una gioia così incontenibile e contagiosa che la si vuole condividere! Abbiamo spezzato le ordinarie giornate al mare dei bagnanti, portando la parola di Dio sotto gli ombrelloni, tra lo stupore e il sorriso della gente; gente i cui occhi esprimevano sete di amore, che solo Gesù è in grado di dissetare; gente sfiduciata della vita; gente nel cui cuore ardeva il desiderio di conoscere l’Amore autentico. Nell’adorazione serale, ecco che Gesù Eucarestia viene in mezzo a noi; ci invita ad essere liberi, siamo stati creati per esserlo! Ci invoglia a liberarci da ciò che ci opprime, da ciò che ci distanzia dall’essere felici: il passato, la paura, i giudizi, le vanità, le apparenze, i desideri irrealizzati, esortandoci a lasciarci colmare del suo amore. Come missionaria, da diversi anni partecipo al Progetto Tenda, insieme ad altri giovani e alle suore del Sacro Cuore di Ragusa, eppure ogni volta è come se fosse la prima, convincendomi sempre più di quanto questa esperienza ogni anno riesca a darmi; e ciò che ho ricevuto, l’ho condiviso fraternamente con la gente che ho incontrato nel corso dell’evangelizzazione, perché è vero: si ha tanto più gioia nel dare che nel ricevere. “Innamoratevi della vita”: sono le parole che riecheggiano in me a conclusione di questa esperienza. (Margherita)
Cerchi passione? Come dice una poesia: «Innamoratevi» perché «niente può essere più importante che incontrare Dio». Queste parole riportate da Papa Francesco ai giovani del Sinodo 2018 richiama l’esperienza vissuta nei giorni 19-20-21 Agosto al Progetto Tenda 2019. Una squadra formata da giocatori che non sono rimasti in panchina, ma hanno camminato per le spiagge di Casuzze e Marina di Ragusa, lasciando l’orma dello Spirito di Gesù che chiama a essere liberi. Liberi perché ci siamo dati un obiettivo, abbiamo seguito la direzione della fraternità e della collaborazione; liberi perché felici di donare un sorriso, una parola e la PAROLA a coloro che incontravamo sotto gli ombrelloni o stesi alla luce del sole. Come è stato bello riuscire a coinvolgere in pochi istanti tante persone che non si aspettavano proprio in quel momento di sentire parlare di Gesù, di amore vero, di salvezza. Non abbiamo solo cantato e ballato, ma ci siamo sentiti travolgere anche noi da quel fuoco di passione di giorno annunciando con la gioia, la fede e l’entusiasmo che durante l’adorazione serale hanno reso la nostra preghiera viva e vera. Grazie al Signore, alle Suore del Sacro Cuore, ai compagni di viaggio di questa missione, ai sacerdoti e a coloro che SI SONO LASCIATI AMARE DA LUI, il Signore Gesù. (Suor Denise)
Posso solo dire che HO VISTO Gesù in tutte le persone che ho incontrato… L’essere stati chiamati e mandati insieme come missionari è stata per me (come ogni anno) l’esperienza della Pentecoste, di una Chiesa che cammina insieme nella diversità delle vocazioni con la libertà di Spirito che travolge il discepolo a chiamare altri per condividere una gioia che non passa, una gioia che nessuno ci può togliere! Che sia GIOIA! (Suor Rita)
“Come puoi tu dire: diventerete liberi?” (Gv. 8, 33b).
E’ una domanda che da figlia, cristiana e missionaria ho rivolto spesse volte a Dio in questi giorni di
Tenda. Si, perché annunciare l’amore di Cristo e fare memoria della grazia ricevuta non ci preserva dal
dubbio, dalla paura, dal limite. Quella stessa domanda l’ho vista riflessa negli sguardi timidi e stupiti
dei miei fratelli che giravano e rigiravano, tra le mani, un versetto della Bibbia a loro dedicato. Perché
la vita, quella del mondo, ci costringe spesso a ripiegarci su noi stessi, a contare i nostri guai, le nostre
ferite e a domandarci cosa farne di una libertà crivellata da doveri, malattia e vuoto.
Ma ecco la bella notizia di Dio: il nostro valore, la nostra bellezza, non dipendono dalla soddisfazione
che sentiamo, dalla nostra popolarità, una buona salute fisica o psichica, un lavoro appagante.
No, la libertà dei figli di Dio non ci fa più essere schiavi di queste vanità, non ci lega più al giudizio degli
intimi, né degli estrani, né di noi stessi. La libertà dei figli di Dio ci fa gridare che non siamo il risultato del nostro vissuto, delle cadute o delle vittorie. Oltre la crosta più superficiale del nostro ego, ribolle una verità incandescente quella che forgia la nostra speranza anche nei momenti più contorti e difficili: siamo di Dio. Sue creature. Il Suo amore. Siamo liberi perché Cristo ha abbattuto la distanza tra noi e Dio, ha abbracciato il nostro dolore,
toccato la nostra carne, risposto al nostro desiderio di Lui con la discesa dello Spirito Santo.
Il peccato, in tutte le sue forme, non può più tenerci prigionieri o lontani, perché neanche gli inferi
precludono la Sua presenza. Il proposito che porto con me da questi giorni di missione è questo: rimanere in Dio, nel Suo amore, seguire i suoi comandamenti. Ripongo la mia libertà nelle sue mani: sarà una dolce catena che mi terrà stretta alla Vita. Per sempre. (Sara)