Accendiamo una Luce!
“Le grazie del Signore non sono finite, non é esaurita la sua misericordia. I prodigi del Signore si rinnovano ogni Santo giorno.
Grande è la sua fedeltà, non conosciamo i tempi in cui agisce, ma siamo sicuri che torneremo a gioire presto andando incontro a coLui
che verrà ancora una volta ad abitare nei nostri cuori.”
Con queste parole, carissimi fratelli e sorelle ci siamo preparati al Natale del Signore, perché il nostro cuore ha bisogno di riprendere speranza, ha bisogno di riposare nella misericordia di Dio. E tutto questo è stato possibile anche quest’anno grazie alle Suore del Sacro Cuore. Nulla ha potuto frenare l’ardente fervore che ci lega nello Spirito e nella preghiera, neppure la paura della pandemia che ha tentato di rubare la gioia per la bellezza della vita, perché sappiamo di certo che il Signore è con noi e le tenebre non ci fanno paura. Ogni anno abbiamo condiviso e vissuto questo periodo con intensi momenti di preghiera, portando Gesù Bambino ad abitare dentro le case delle nostre famiglie, per ricevere quella Luce che ognuno di noi desidera far dimorare nel proprio cuore e a sua volta donarla e condividerla con tutte le persone che incontriamo e con cui ci relazioniamo. E così anche quest’anno, anche se in modo diverso, attraverso la comunione fraterna e con la determinazione di sempre, le carissime suore del Sacro Cuore, hanno fatto in modo che ognuno di noi arrivasse con il proprio bagaglio davanti la grotta di Betlemme per depositare ai piedi del Bambin Gesù tutti i pesi, le paure, ma anche tanti desideri, che speranzosi attendiamo e possano essere realizzati. Incontri di preghiera che attraverso i mezzi di comunicazione ci hanno uniti per invocare e lodare il Signore, perché ci aiuti ad uscire da questa situazione che sta coinvolgendo non solo la salute, ma inaridendo i rapporti umani. È stato bello e costruttivo partecipare ogni sabato sera a questo appuntamento con la Parola di Dio, a meditarla, contemplarla, custodirla e fare nostra. Abbiamo capito e realizzato come tante sicurezze acquisite e date per scontate nel corso della nostra vita sono crollate, mostrando la loro inconsistenza e soprattutto facendo emergere il bisogno che abbiamo gli uni e gli altri di relazioni vere e di vicinanza e che nessuna distanza imposta può permettersi di separarci. Grazie care suore, perché uniti dal comune desiderio di restare in cammino verso la stessa meta, abbiamo acquisito quanto sia indispensabile essere tutti fratelli e sorelle, così come papa Francesco ci ha esortati nella sua ultima enciclica firmata sulla tomba del Serafico frate Francesco in Assisi. Desiderosi di essere riconoscenti al Signore che è presente nelle nostre vite, davanti la grotta tutti insieme abbiamo potuto porre ai suoi piedi ogni nostra speranza.
“O Radice di Jesse, che sei un segno per i popoli, innanzi a te i re della terra non parlano, e le nazioni ti acclamano:
vieni e liberaci, non fare tardi.
Buon Natale!
Domenico e Antonella Saccà, Fraternità Cor Jesu, Ragusa