1844 – 1865
Infanzia e adolescenza della Fondatrice
Maria Schininà (1844 – 1910) nasce il 10 aprile 1844 a Ragusa da Giambattista Schininà Cosentini dei Baroni di S. Filippo e Del Monte e da Rosalia Arezzo dei Duchi di S. Filippo delle Colonne. Quinta di otto figli, cresce tra l’affetto e le attenzioni dei famigliari. Avviata agli studi dal sacerdote Vincenzo Di Stefano, vive fino a ventuno anni nella piena osservanza e pratica dei doveri cristiani, pur non manifestando segni di particolare spiritualità. Eccezionale è invece il suo gusto per il bello, che ella coltiva soprattutto con la danza, la musica e la moda.
L’arte, le amicizie e le agiatezze della vita nobiliare non le procurano la gioia di cui sente il bisogno. Iniziano così nove anni di ricerca intensa di Dio che, in concomitanza con la morte del padre (1865) e lo sposalizio dell’ultimo dei fratelli (1874), la portano ad abbandonare tutte le sue ricchezze per servire i bisognosi e gli ammalati della propria città. Sul loro volto trova la bellezza assoluta che cercava: Dio. Si lascia attirare e lo serve.
1874 – 1889
La Chiesa approva la fondazione
“La madre dei poveri, l’apostolo della società, l’angelo di Ragusa”. Privatasi di tutto, Maria Schininà dona sollievo materiale e spirituale a carcerati, sfruttati, emarginati e invalidi.
Nel 1874 diviene l’anima dell’Apostolato della Preghiera per propagare la devozione al Sacro Cuore, e nel 1877 viene eletta prima Direttrice della Pia Unione “Figlie di Maria”.
Nel 1885, dopo la scomparsa della madre (1884), ascoltando le parole di Monsignor Benedetto La Vecchia, rinuncia alla scelta della vita claustrale per fondare l’Istituto del Sacro Cuore, continuare la sua opera di bene e accogliere i più poveri.
Dopo quattro anni di preparazione, il 9 maggio 1889 fa la consacrazione religiosa assieme ad altre cinque compagne nelle mani dell’Arcivescovo stesso.
1889 – 1910
Consolidamento della fondazione
Inizialmente la prima comunità si stabilisce in una casa in affitto, detta “Convitto Tommaseo”, e poi si trasferisce presso l’“Amministrazione dell’Ospedale Civico dei Cappuccini”. Nonostante la precarietà dei locali e la scarsità dei mezzi finanziari, le Suore del Sacro Cuore tra l’ammirazione dei fedeli e le critiche del ceto nobiliare, accolgono le orfane abbandonate, soccorrono gli ammalati e, provvedono all’istruzione catechistica nella città e nella provincia di Ragusa.
Nel 1890 Papa Leone XIII benedice a Roma Maria Schininà per il nascente Istituto che, nel 1904, dopo dodici anni di lavori, ha finalmente una propria casa, la Casa Madre.
Nel contempo la Fondatrice s’impegna a perfezionare lo Statuto del 1889, benedetto dalla Santa Sede: viene fuori il Regolamento del 1895, approvato dall’Arcivescovo Mons. Fiorenza; quindi le Costituzioni del 1908.
Ospita con generosità dal 1906 al 1908 il primo gruppo di giovani che danno inizio al nascente Carmelo di Sicilia in Ragusa, e poi (nel 1908) i sinistrati del terremoto di Messina e Calabria.
Muore a Ragusa l’11 giugno 1910 dopo aver dato solide basi all’istituzione e alle sue figlie, alle quali ripete incessantemente: «Amate, amatevi».
1910 – 1946
Sviluppo dell’Istituto
Il 15 agosto 1910 Madre Maria Caterina Di Pasquale (1875 – 1959) viene eletta, giovanissima, prima Superiora Generale dell’Istituto Sacro Cuore. Il patrimonio di cui allora la Congregazione disponeva era costituito dall’attuale Casa Madre e dai beni terrieri ereditati e lasciati invenduti da Madre Maria Schininà; la consistenza numerica era di 24 persone anziane, 25 orfane e 17 religiose. Lo spostamento delle spoglie della Fondatrice dal cimitero di Ragusa alla Chiesa di Casa Madre, avvenuto il 15 giugno 1913, dà inizio ad un periodo di felice e progressiva espansione, che culmina nel 1946 con l’apertura di ben 27 case e la crescita del numero delle Sorelle fino a 300 Suore e 50 novizie.
1946 – 1971
L’Istituto Sacro Cuore si estende all’estero
Terminata la Seconda Guerra Mondiale, tale crescita non si limita unicamente all’Italia.
Nel marzo 1950 le Suore del Sacro Cuore approdano in U.S.A. e l’anno successivo, con il conforto morale di Madre Caterina, aprono una casa in Niagara.
Dopo quasi quarantanove anni d’ininterrotto governo, quest’ultima si spegne l’8 marzo 1959. Con lei non muore, però, lo spirito missionario di cui è sempre stata promotrice. Madre Angela Veneziano (1897 – 1983) la sostituisce nei due sessenni successivi e, sotto la sua guida, dal 20 aprile 1961 nuove comunità sono state aperte in Madagascar per assistere senza risparmio lebbrosi, anziani e bambini.
1971 – 1990
Beatificazione della Madre Fondatrice
I governi di Madre Luisa Ficarra (1901 – 1989) e Madre Tarcisia Raniolo (1911 – 2005), oltre che per l’apertura di nuove case in Madagascar, Stati Uniti e Filippine, sono segnati dagli importanti risvolti del Processo di Beatificazione della Fondatrice. Già voluta da Madre Caterina, la Causa viene introdotta con il Processo Diocesano il 2 aprile 1937 , proseguita fino al 1957, ufficialmente introdotta il 16 gennaio 1975 da Papa Paolo VI e si conclude il 4 novembre 1990 quando, nella Basilica di S. Pietro in Roma, Giovanni Paolo II proclama Beata Madre Maria Schininà.
A tale evento seguirono grandi festeggiamenti nella capitale e, in particolare, a Ragusa, dove l’urna contenente il corpo incorrotto della Beata viene processionalmente portata in Cattedrale e lasciata esposta alla venerazione dei fedeli e dei pellegrini per otto giorni, durante i quali si registrano numerosissime grazie materiali e spirituali.
1990 – 2008
Le nuove fondazioni “fino all’estremità della terra”
Negli ultimi diciotto anni l’Istituto continua ad espandersi all’estero con l’apertura di ulteriori case in Madagascar (attualmente 12), Filippine, Nigeria, Polonia e Romania, India, Panama, Francia e Guinea Equatoriale, e vive altre grandi ricorrenze.
In occasione del 10 aprile 1994, le Suore del Sacro Cuore celebrano il 150° Anniversario di nascita della Fondatrice con missioni popolari, convegni, divulgazione di opuscoli informativi in lingua italiana e inglese, e l’intitolazione a Beata Maria Schininà di tre vie: una presso la Casa Madre e una a Vittoria, entrambe per gentile concessione del sindaco di Ragusa; l’altra nella cittadina di Tarsia (CS), in Calabria, dove operano le Suore del Sacro Cuore.
Il 30 aprile 1995 Madre Concetta Aranzulla (1947 – ) viene eletta sesta Superiora Generale. Sotto la sua Direzione si inaugurano due nuovi complessi nel ragusano: la Casa di Riposo “Maria Schininà” (1997) e il Centro Internazionale di Spiritualità (2003).
Il 2000 è contrassegnato da importanti momenti spirituali ed incontri per l’intera Congregazione che, oltre a commemorare l’Anno Santo del Giubileo, festeggia il 90° Anniversario di morte della Beata.
Da maggio 2001, dopo la riconferma di Madre Concetta Aranzulla per il secondo sessennio consecutivo, l’Istituto s’interpella circa la vitalità del carisma fondazionale, intraprendendo un cammino di rinnovamento mediante il Progetto d’Istituto “verso la gente” e la Ratio Institutionis (Progetto Formativo d’Istituto).
Dal 2004 al 2008 sono state aperte nuove Case all’estero: nel 2004 in India (casa di formazione); nel 2005 nelle Filippine, precisamente nell’isola di Cebu, a Talavera, Toledo City; nel 2006 in Panama nella casa della Nunziatura Apostolica; nel 2007 in Francia nella cittadina di Bourg en Bresse, diocesi di Belley-Ars; nel 2008 in Africa, nella Guinea Equatoriale, a Malabo.
Dal 23 luglio 2007 Madre Cherubina Battaglia è la nuova Superiora Generale della Congregazione delle Suore del Sacro Cuore.